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I risultati di queste elezioni municipali del 2020 danno un certificato di morte politica al PT e alla sinistra nel suo complesso.
Il Partito, che un tempo era il portavoce della sinistra e della speranza del popolo brasiliano, è arrivato all'oblio totale, a causa del comportamento marginale della stragrande maggioranza dei suoi principali leader, che si sono inzuppati di denaro pubblico e hanno perso le unghie dal raschiare così tanto le casse dove gestivano il tesoro.
Ma sono ancora vivi elettoralmente? Non PT! Il PT, com'era una volta, non c'è più.
Frazionato, il 13 diventato uno zero a sinistra, paga il prezzo e dimostra il proprio veleno, perché oltre a permettere e praticare la corruzione senza scrupoli, è stato anche un partito arrogante e radicale, ponendosi come detentore di una verità immaginario che hanno sempre ritenuto unico.
E dal caos costante, dall'arroganza autoritaria, è nato un serpente.
Da qui l’emergere di una nuova sinistra, ancora più radicale e purista, che occasionalmente, qua e là, è rappresentata come una forza regionale diluita rappresentata dal PSOL e da altri partiti minori.
Tuttavia, poiché la voce del Popolo è la voce di Dio, il Popolo brasiliano è in grado di separare il grano dalla pula.
E la previsione è data: la sinistra ha avuto le sue occasioni e opportunità, ora è travolta dall'onda dei sondaggi.
Il numero dei voti conferma i segnali già dati nel 2018.
La nostra bandiera non sarà mai rossa!