InizioSenza categoriaLa STF difende Sérgio Moro e Celso de Mello minaccia i militari

La STF difende Sérgio Moro e Celso de Mello minaccia i militari

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Foto: Internet

I ministri dell'ala militare del governo hanno reagito a parte della decisione del ministro della STF Celso de Mello che autorizzava la testimonianza delle autorità nell'inchiesta sull'ingerenza politica del presidente Jair Bolsonaro nella Polizia Federale (PF). Le accuse sono state mosse da Sergio Moro, quando ha annunciato la sua partenza dal governo – l'ex ministro della Giustizia aveva già rilasciato una dichiarazione la settimana scorsa.


Su richiesta della PGR, Celso de Mello, relatore dell'inchiesta, ha autorizzato le testimonianze di Augusto Heleno, Braga Neto e Luiz Eduardo Ramos.


Analizzando la decisione, secondo il G1 scoperto, il trio è rimasto sorpreso dalla sezione in cui si dice che, “se i testimoni che hanno la prerogativa fondata nell'art. 221 del CPP, non si presentano, senza giusto motivo, alla data da loro preventivamente concordata con l'autorità di polizia federale, perderanno tale prerogativa e, qualora venga fissata una nuova data per la comparizione entro 05 (cinque) giorni lavorativi, essi saranno soggetti, come ogni cittadino, indipendentemente dal livello gerarchico che ricoprono nell'ambito della Repubblica, alle condotte coercitive o “sotto la verga”, di cui all'art. 95 del Codice di procedura penale dell’Impero del 1832, in linea con quanto costituisce un prezioso precedente stabilito dalla Plenaria della Corte Suprema Federale.”


Il gruppo, secondo un rapporto di G1, è rimasto irritato dal brano, lo ha considerato una "mancanza di rispetto" e sta pensando di reagire pubblicamente al ministro della STF.
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