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“La presa in giro dei fondamenti della fede cristiana (…) non supporta la tesi della libertà di espressione”, ha affermato il pubblico ministero.
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Foto: Internet |
Una decisione giudiziaria presa dal pubblico ministero Barbara Salomão Spier, del Pubblico Ministero di Rio de Janeiro, potrebbe costituire un precedente affinché l'atto di denigrazione della fede cristiana in Brasile venga finalmente punito secondo il rigore della legge.
Il pubblico ministero si è espresso a favore della sospensione della proiezione dello “Speciale Natale Porta dos Fundos: la prima tentazione di Cristo”, proiettato sulla piattaforma di streaming Netflix, che ha suscitato indignazione dentro e fuori il Brasile.
L'azione giudicata da Spier è stata firmata dall'Associação Centro Dom Bosco de Fé e Cultura. Nella sua ordinanza al 16° Tribunale Civile di Rio, la Procura precisa che “ciò che è sacro per uno, può non esserlo per un altro, e pertanto deve prevalere il rispetto”. E segue:
“Prendersi gioco dei fondamenti della fede cristiana, tanto cari a gran parte della popolazione brasiliana, alla vigilia di una delle date principali del cristianesimo, non sostiene la tesi della libertà di espressione”, ha scritto il giudice.
“Nel caso in questione, la mancanza di rispetto esercitata dagli imputati è palese, il che non è tollerabile, poiché superano i limiti consentiti della libertà di espressione artistica”, afferma il pubblico ministero, secondo Veja.
Il pubblico ministero ha chiarito che la sua decisione non deve essere confusa con la censura, spiegando che ci sono limiti all'uso delle libertà, compreso l'uso dell'umorismo. Ha sottolineato che l'obiettivo “è evitare che si abusi del diritto alla libertà di espressione attraverso lo scherno, lo scherno (…), il diritto di uno finisce dove inizia quello di un altro”.
Barbara Salomão Spier ha chiesto l'immediata sospensione del programma, dei trailer, dei making of e della pubblicità. Se l'ordine non viene rispettato, gli imputati potrebbero dover affrontare una multa giornaliera di 150.000 R$.
Oltre alla richiesta di sospensione, il pubblico ministero ha anche condannato Porta dos Fundos e Netflix al pagamento di una multa per danni morali collettivi per il periodo in cui il film è stato proiettato per un importo minimo di 2 milioni di R$.