InizioSenza categoriaSenza vergogna, Collor chiede perdono ai brasiliani per avergli confiscato...

Senza vergogna, Collor chiede perdono ai brasiliani per aver confiscato i loro risparmi nel 1990

Annunci

Foto: Internet
Sul suo account Twitter, l'ex presidente Fernando Collor, senza vergogna, ha chiesto scusa ai brasiliani per la confisca dei risparmi annunciata il 16 marzo 1990.


“Ragazzi, capisco che sia giunto il momento di parlare qui, con ancora più chiarezza, di un tema delicato e importante: il blocco dei beni all’inizio del mio governo. Quando ho assunto la guida del governo, il paese si trovava ad affrontare un’enorme disorganizzazione economica, dovuta all’iperinflazione: 80% al mese!”, ha esordito Collor.


“I più poveri erano i più colpiti, perdevano il loro potere d’acquisto in pochi giorni, la gente moriva di fame. Il Brasile era al limite! Durante la preparazione delle prime misure del mio governo, sono venuto a conoscenza di un piano economicamente fattibile ma politicamente sensibile, con grandi possibilità di successo nella lotta contro l'inflazione. È stata una decisione molto difficile. Ma ho deciso di correre il rischio. Sapevo che avrei rischiato di perdere la mia popolarità e perfino la presidenza, ma eliminare l’iperinflazione era l’obiettivo centrale del mio governo e anche del Paese. Credevo che quelle misure radicali fossero la strada giusta. Purtroppo ho fatto un errore. Vorrei chiedere perdono a tutte quelle persone che sono state danneggiate dal blocco dei beni. All'inizio del 1990 io e il mio team non vedevamo alcuna alternativa praticabile. Volevamo davvero fare le cose per bene. Il nostro obiettivo è sempre stato il bene del Brasile e dei brasiliani”, ha difeso.
Ragazzi, capisco che sia giunto il momento di parlare qui, con ancora più chiarezza, di un tema delicato e importante: il blocco dei beni all'inizio del mio governo. Quando ho assunto la guida del governo, il paese si trovava ad affrontare un’enorme disorganizzazione economica, dovuta all’iperinflazione: 80% al mese!
—Fernando Collor (@Collor) 18 maggio 2020
ARTICOLI CORRELATI

Articoli recenti