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URGENTE: La lettera alla nazione contro la rielezione di Alcolumbre e Maia trapela dai partiti politici e diventa virale su Internet

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Foto: Internet

Diversi partiti politici hanno firmato martedì (1) una “Lettera alla Nazione e alla STF” contro la possibilità di rielezione dei presidenti della Camera e del Senato, Rodrigo Maia e Davi Alcolumbre, e in difesa della Costituzione, che è espressamente contrario al provvedimento.


La lettera è firmata da: PP, PL, PSD, Avante, Patriota, Solidariedade, PSC, PSB, Rede e Cittadinanza.
La STF, che dovrebbe essere la custode della Costituzione, sembra sul punto di dichiarare incostituzionale la nostra Costituzione. 
Un fatto del genere rappresenterebbe un’aberrazione inaccettabile, se realmente accadesse.


Ecco la lettera:
 
“I partiti sottoscritti, rappresentanti delle più diverse tendenze politiche e ideologiche, esprimono la loro profonda preoccupazione per la sentenza sull’Azione Diretta di Incostituzionalità – ADI n. 6524, prevista per questa settimana in una sessione plenaria virtuale del Tribunale Supremo Federale .

La posta in gioco in questo processo è la riaffermazione della costruzione storica del costituzionalismo brasiliano basata sul postulato del repubblicanesimo, sull’alternanza del potere parlamentare e sul divieto della perpetuazione personalistica e individualizzata del controllo amministrativo e funzionale delle Camere Legislative.

Il sistema democratico e rappresentativo brasiliano non sostiene la dittatura né il coronelismo parlamentare. Il divieto di riconferma alla stessa carica nelle elezioni immediatamente successive nei Consigli della Camera dei deputati e del Senato federale (art. 57, § 4°, della Costituzione federale) è la soluzione costituzionale più adeguata per evitare il perpetuarsi e l'irrigidimento della posizioni di leadership nel Congresso Nazionale, nonché negli organi direttivi della Magistratura.

È anche degno di nota che anche la discussione sul mantenimento dello strumento di rielezione nell’ambito dell’Esecutivo fa parte dell’agenda della società brasiliana ed è considerato da molti critici uno dei fattori più rilevanti per la problemi istituzionali del nostro Paese osservati sin dalla sua autorizzazione nel 1997 (CE n. 16).

 

Un Congresso nazionale forte è quello che rispetta gli ideali della temporalità dei mandati e della rotazione della leadership delle rispettive Camere. Cambiare questo corso storico viola il principio costituzionale di divieto di regressione democratica e costituisce una casistica ottusa che non corrisponde alla tradizione della Corte Suprema Federale, custode dei principi della Repubblica Federativa del Brasile e sempre attenta all’armonia e all’equilibrio istituzionale contro atteggiamenti individualisti di estrapolazione ed eccessi nell'esercizio del potere”.

Sull’argomento il giornalista Augusto Nunes è stato chirurgico.

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